

Quando sento parlare in autobus, per strada, in spiaggia, nei miei vagabondaggi senza meta, capisco pochissimo o niente, ma sono curiosa come una scimmia e ascolto; una parola ricorre spesso, soprattutto nelle conversazioni fra giovani: saibaba, saibaba. Ma che ci azzecca- mi chiedevo- il guru indiano? Niente, proprio niente, difatti allungando meglio le orecchie ho capito che si trattava di
sababa. Sababa da queste parti è una parola magica, una specie di jolly da usare in positivo in tutte le situazioni e vuol dire un sacco di cose:: va bene così, OK, non c'è problema, d'accordo, non ti preoccupare, cool,. Nel mio procedere auditivo mi sono fatta l'idea che "
sababa" sia ben più di una parola, di un semplice intercalare, sababa secondo me è un vero e proprio way of life, una filosofia per vivere, un modo fatalistico e gioioso di approccio alla realtà, particolarmente sentito forse nei sud del mondo. Se per esempio cerco di fare un estratto di nascita e l'impiegata dopo aver scrutato lo schermo del computer mi comunica con lo sguardo glauco che io non esisto e cinque minuti dopo per miracolo mi trova e torno ad esistere, io mi meraviglio, ma mio cugino che gentilmente mi accompagna no. Perché? ma perché
sababa!. Se vado a cercare la casa e la strada dove sono nata, scopro che la via è scritta in modo diverso. E allora? Pare che molte strade qui abbiano dei cartelli diversi, e poi cosa mai sarà una "s" in più o in meno di fronte all'eternità? that's life,
sababa!
Se arbitrariamente mi permetto di applicare il criterio sababa, succede che vedendo gli strumenti di lavoro in un angolo e il netturbino in un altro, non penso -ma guarda sto lavativo- ma -poverino, si vede che era molto stanco-. sababa!
E se incontro in pieno centro una casa con giardino stupendo e rigoglioso e proprio proprio accanto una schifezza, invece di rammaricarmi o incazzarmi userò la magica espressione?
Ho certamente dilatato e alterato a modo mio il significato della parola, però ormai il dubbio si è insinuato nei miei pensieri. Non è che tra le potenzialità espressive inespresse e segrete di sababa c'è anche - ma chi se ne frega e andiamo avanti così?
e allora sababa! quando torni di accoglierò con una canzone delle nostre riveduta e corretta con un bel sababa.
RispondiEliminabacioni,
liliana