Albert Einstein sosteneva che la cultura è ciò che rimane dopo che ci si è dimenticati di tutto quanto si è imparato sui banchi di scuola. Parafrasandolo arbitrariamente ho pensato che l'amore, se c'è, è quel che resta "dopo". Dopo il desiderio l'ebbrezza il sogno la rabbia il rancore la stanchezza l'abitudine l'indifferenza il silenzio la nostalgia. Apparentemente è una quantità irrisoria, ma concentrata ed autentica, come quella superba schiuma di caffè che riempie a malapena il fondo delle tazzine al sud. Nero nettare profumatissimo di " 'na tazzulella 'e cafè".
wow! breve ma fulminante.
RispondiEliminaè sempre un piacere leggerti.
ciao
betti