Dei bambini giocano a raccogliere petali e foglie, chi se ne importa se sono sporchi luridi, e coprono il terzo compagno che fa il "morto" sotto la coltre verde forse ancora profumata. Ridono come matti e sono bellissimi.
Nella vecchia Vence ci siamo arrivate tardi, a festa finita, perché prima eravamo state invitate a pranzo da Magda e Robert, anche loro sulla costa per le vacanze pasquali. Mica scemi questi miei amici parigini e di luoghi belli se ne intendono proprio: d'estate sbarcano all'Etoile de Mer a tre metri dal Cabanon di Le Corbusier, nelle altre stagioni,a Cap Martin è troppo ruspante e non c'è riscaldamento, se ne vengono in un appartamentino a Vence fuori dalla mura, a cinquanta metri dalla Cappella del Rosario decorata da Matisse. Non mi devo certo preoccupare per loro, con l'arte sono sempre in buona compagnia.
La Cappella è semplicemente stupenda, linee architettoniche semplici e pure, tetto blu, edificio bianchissimo, vetrate immense lunghe e strette. E' inserita fra due ville di fine ottocento, giardino da sballo e nel complesso c'è una casa di riposo per anziani gestito dalle suore domenicane. Al museo Matisse di Nizza ci sono tutti i disegni preparatori del Maestro per questo capolavoro, per le vetrate colorate, per i paramenti dei sacerdoti, per gli oggetti sacri. Ogni dettaglio è luminoso, essenziale e ieratico, ci si sente veramente proiettati verso il cielo.
Camminando nei dintorni il panorama non è da meno, superbe ville e natura; di fronte fra i tetti della storica Vence svetta la torre del Castello del XII° secolo.
Grazie Magda e Robert e "à la prochaine" come si usa dire da queste parti, arrivederci alla prossima volta.
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