Non è vero che Milano è solo inquinata e industriale, non è vero che Milano è caotica e solo da bere seconda una formula degli anni 80, non è vero che è funzionale solo per lavorarci e poi il fine settimana via al galoppo. Anche, ma non solo. Ci sono palazzi stupendi, chiostri e cortili stupendi, oasi di verde insospettabili, angoli di assoluto silenzio in pieno centro della città, tesori di architettura, arte e cultura inimmaginabili, il suo problema risiede nel fatto che è una città nascosta, le sue bellezze se le tiene segrete, bisogna cercarsele e conquistarsele, spesso vedibili e fruibili solo da uno sparuto gruppo di happy few.
Palazzo Pusterla Brivio Piazza Sant'Alessandro,4 |
Dal 1977 l'ADSI, l'Associazione Dimore Storiche Italiane riunisce i proprietari di oltre 3000 immobili di interesse storico-artistico col fine di facilitarne la conservazione e promuoverne la conoscenza. Così, questo 29 maggio 2011, giornata di sole e miracolosamente senza afa, ecco la diciottesima edizione della manifestazione Cortili Aperti, occasione per mettere il naso e stupire una volta all'anno di interni celati dietro massicci portoni, oasi di bellezza off limits per il "normale" cittadino nel suo vivere quotidiano.
Il percorso di quest'anno ha inizio attorno a Piazza Sant'Alessandro. Subito all'interno di via Torino si snoda un dedalo di brevi strade strette e sinuose tutte da scoprire. In vendita nei cortili per quattro euro un opuscolo che racconta con ricchezza di dettagli la storia di ogni palazzo.
Palazzo Brivio - via Olmetto,17
Palazzo Archinto, in Via Olmetto,6 con i suoi due cortili e dei glicini in fiore spettacolari ha un aspetto molto scenografico. I raffinati interni del palazzo, purtroppo perduti, pare ospitassero raccolte d'arte, un museo lapidario (oggi al Museo Archeologico Milanese), una cospicua biblioteca di libri rari e affreschi di Gian Battista Tiepolo nei sontuosi ambienti di rappresentanza, quasi interamente distrutti nei bombardamenti dell'agosto 1943. C'è anche una torre neogotica realizzata intorno al 1830
Casa Pozzobonelli Isimbardi - via Piatti 4. Preziosa testimonianza di architettura rinascimentale, come ben sottolinea la guida, questo palazzo evidenzia l'armonica eleganza che caratterizzava gli edifici del '400 e del '500. Nel '700 è stato la fastosa residenza del cardinale Giuseppe Pozzobonelli, arcivescovo di Milano (la chiesa se ne intende sempre), che lo fece rimaneggiare negli interni e nell'impostazione della facciata.
Ultima scoperta del giro, Palazzo Stampa di Soncino, in via Soncino, 2, la cui costruzione inizia nel 1542. L'aspetto attuale e apparentemente unitario nasconde numerosissime trasformazioni che rendono difficile il riconoscimento dell'originario assetto cinquecentesco.
Io abito accanto a quel cavalcavia mostruoso che collega piazzale Lotto al ponte della Ghisolfa, la chiamano la Circonvallazione esterna, inquinamento acustico e dell'aria a volontà, automobili da tutte le parti, non è esattamente la stessa cosa delle strade, minuscole "fuori", che si aprono su corti e palazzi maestosi "dentro" come il centro storico che ho visitato oggi. Ma ho il sogno di ritrovare un giorno la via Monteceneri tutta alberata com'era un tempo, nella corsia centrale platani e panchine, nei miei ricordi sembrava un boulevard parigino. Chissà, con l'aria di cambiamento che si comincia a respirare in città e l'Expo alle porte, forse quest'orrore urbanistico salterà per aria, sono disposta a metterci una bombetta anch'io.
invece di peggio in peggio purtroppo..anche in centro cemento su cemento
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