In Italia la chiameremmo una processione, in Myanmar è una parte della cerimonia di noviziato alla vita monastica che ogni giovane si deve di fare temporaneamente almeno una volta nella vita, ma meglio due. Una prima volta entro i vent'anni come novizio, una seconda poi come monaco che ha preso i voti. Praticamente tutti i giovani o bambini partecipano allo shin-pyu, la solenne cerimonia al termine del periodo di noviziato; evento comune poiché una famiglia acquista grande merito quando e se uno dei suoi membri pronuncia i voti solenni, prende l'abito monacale e la ciotola per le elemosine. Per risparmiare, vista l'imponente organizzazione e la relativa spesa, la cerimonia è spesso collettiva nel senso che vi partecipano i vari figli delle diverse età di una stessa famiglia e più famiglie contemporaneamente. La cerimonia si svolge in tre momenti: prima nella pagoda con raccoglimento e preghiere, poi con una processione appunto per tutto il villaggio e per finire accompagnando al monastero il giovane che diventerà novizio per almeno nove giorni, numero considerato di buon auspicio.
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In occasioni diverse abbiamo avuto la fortuna di assistere ai primi due momenti di questo evento così denso di significato nella vita di un birmano. L'ordinazione monastica funge da rito di passaggio dall'infanzia all'età adulta. Dopo essere stato ordinato il giovane potrà trascorrere in monastero anche solo il tempo sufficiente per imparare le regole della pratica e a leggere e scrivere oppure diventare un membro permanente dell'ordine. Nella prima fase i soli tre voti che dovrà rispettare saranno quelli di non sopprimere nessuna forma di vita, rinunciare al possesso e mantenersi casto, seguiranno poi non mentire, bere alcolici, astenersi dal mangiare dopo mezzogiorno, ascoltare musica o danzare, portare gioielli, dormire su letti alti, accettare denaro per uso personale. Dopo preghiere in pagoda e foto ricordo di una bella famigliola con parenti ed amici e costumi smaglianti, propongo la visione di tutta una "processione" attraverso le strade di Bagan. Damigelle e macchina tutta addobbata che aprono la sfilata, bambini prima e giovanette poi, una specie di giullare che allieta la scena (deve trattarsi di una cerimonia ricca), genitori e membri della famiglia, una mucca di passaggio che incurante della solennità del momento attraversa la strada, i candidati novizi portati a cavallo, in carretto o in carrozza con i genitori a seconda dell'età ( anche la sorella del festeggiato sale sul carretto. Affittarlo costa grosso modo 30.000 jat, ovvero 30 euro per la giornata, a Mandalay abbiamo visto dei carri da noleggio stupendi). Seguirà un carro con le casse di risonanza per la musica e chiuderà il corteo il gruppo elettrogeno per alimentare il tutto.
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