non c'è niente da fare, preti, artisti e poeti si scelgono sempre i posti più belli per vivere e morire, loro sì che se ne intendono, come si suole dire. Così è anche per Pablo Neruda, onnipresente da queste parti come Mozart a Salisburgo.
In Cile ha avuto tre case, una a Santiago, una a Valparaiso ed una a Isla Negra, quella più amata e dove, davanti all'oceano ha voluto essere seppellito, a un'ottantina di chilometri a sud di Valparaiso. Bellissime e particolari, le abbiamo visitate tutte e tre e ne parlerò seriamente al mio rientro milanese.
Per intanto desidero mostrare la maestosità del Pacifico per la prima volta in un incontro ravvicinato e le sue alghe, come capelli-serpenti di Gorgoni mitologiche o mostri marini dagli avvolgenti e robusti tentacoli, depositate sulla rena, sassi tritati grossolanamente di tutti i colori che quando ci cammini sopra ti fanno male i piedi.
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