Prendiamo la route nationale 202, quella che porta a Digne, ( non l'ho mai fatto ma pare che questo percorso sia bellissimo con il train de Pignes che parte dalla Gare de Provence) e la prima sosta della giornata è Entrevaux, "città reale". Fortificazione medievale eretta dal grande ingegnere militare Vauban durante il regno del re Sole e frontiera della Francia fino al 1860, Entrevaux accoglie il visitatore con tanto di austero castello sul cucuzzolo e le vecchie pietre di un ponte che hanno rimpiazzato l'antico ponte levatoio.
Una volta nel mese di agosto si teneva tutti gli anni una grande festa medievale in costume, con artigiani e mestieri lungo i vicoli, l'avevo vista anni addietro, adesso forse per mancanza di fondi l'evento non è più regolare. All'ingresso del borgo un pannello riporta due date che hanno fatto la storia del luogo. 1536, quando le armate di Carlo Quinto, gran nemico del re di Francia François Premier, hanno invaso e saccheggiato la valle del Var. Entrevaux conosce l'occupazione e gran parte della popolazione viene trucidata. L'anno 1542 che segna la ribellione e la riconquista degli abitanti della loro libertà dal giogo spagnolo.
La piazza centrale e il castello vengono offerti al re francese che accetta (non so perché si usa dire che i re accettano "graziosamente" i doni) e nomina Entrevaux "ville royale". Ma la rivoluzione francese porterà grandi cambiamenti.
L'abolizione dei privilegi nella notte del 4 agosto 1789 consacrerà la fine della Carta di Avignone del 1542 che in quanto "ville royale" aveva attribuito ad Entrevaux dei privilegi particolari: " città del regno di Francia sotto la dipendenza diretta del Re, esonerata di tutti i tributi, prestiti, servizi e doveri". Finiti anche i diritti segnoriali, il Vescovato di Glandève che è l'antico nome del borgo e la feodalità, arriveranno la Costituzione civile per il Clero e la creazione dei dipartimenti.
Un vero solleone, faranno 40 gradi all'ombra, e mi colpiscono un babbo natale con tanto di slitta allegramente appeso alla ringhiera di un balcone e la vecchia insegna sull'antica tresoreria pubblica che adesso è diventata la sede della biblioteca municipale; vuole forse dire che il vero tesoro sono i libri?
Attraverso vestigia romane, questa arteria in effetti collegava nell'antichità Cimiez ad Apt, passiamo per il lago di Castellane con i due paesi limitrofi, Saint Julien du Verdon e Castellane. Il lago è artificiale, si è formato in seguito alla costruzione della diga di Castellane, ma non conosco la ragione del particolare, intenso colore delle sue acque.
Les Gorges du Verdon sono una destinazione famosa, paradiso per gli sportivi, per chi ama arrampicare in piena libertà, lo chiamano freeclimbing o discendere le ripide in canoa, rafting, un'altra parola inglese. Non sono notoriamente una sportiva e mi accontento di guardare i preparativi degli anonimi eroi dell'avventura.
Grazie Silvia, grazie Marta, insieme abbiamo visto cose meravigliose, se mi invitate ancora, io sono pronta!
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