Alla Lopé siamo nella regione Ogooué-Ivindo, quella più estesa e meno abitata (1 abitante per chilometro quadrato), numerose le etnie presenti sul territorio fra cui Pigmei, Kwélé, Kota, Simba, maggioritari i Fang. In Gabon la lingua ufficiale è il francese, ma numerose etnie pur nella diversità di espressione sono legate a un fondo etno-linguistico comune che riunisce le popolazioni dell'Africa sub-sahariana, il bantu, e a parte i Pigmei, le circa 50 etnie che vivono in Gabon fanno parte della famiglia linguistica bantu.
Durante la colonizzazione del paese agli inizi del XX° secolo da parte degli europei, soprattutto il nord di questa regione ha subito più cambiamenti, passando dal dominio tedesco all'annessione al Camerun e infine al controllo francese. La Lopé è un villaggio di circa 1000 abitanti che vive del turismo intorno al Parco Nazionale, l'unico del Gabon ad essere stato dichiarato dall'Unesco nel 2002 Patrimonio dell'Umanità.
Di una superficie immensa di 497.000 ettari, il parco presenta vari eco-sistemi, foreste primarie e secondarie, savane vecchie di almeno 40.000 anni e corsi d'acqua, un alternarsi stupendo di declivi e colline e dall'alto domina il monte Brazza;
è anche ricco faunisticamente, residenza di tutti i grandi primati, molte colonie di mandrilli, noi abbiamo visto bufali a mollo e elefanti, due femmine con un piccolino.
hotel de la Lopé |
annesso |
Da noi funzionava tutto e poi al mattino sul prato dell'annesso circolavano persino bellissimi uccelli che non so chi siano dalla coda lunga lunga. Certamente dei maschi che dovevano far colpo perché nel mondo animale a quanto pare succede il contrario che tra noi bipedi senza penne, sono sempre i maschi i più appariscenti che devono conquistare, le femmine- veline non si usa.
Il fascino dell'hotel della Lopé consisteva soprattutto nella vista, ECCEZZIUNALE VERAMENTE, di cui si godeva dal terrazzo della piscina, come una quinta di teatro che magicamente si apre sul fiume Ogooué e sulla natura circostante; un panorama mozzafiato che ti piazzi lì davanti per ore intere, guardi e null'altro occorre, la felicità assoluta della contemplazione.
Da quel terrazzo sull'Ogooué il tramonto più bello che il Gabon ci abbia regalato!
Un'altra volta, rinunciando al mega fuoristrada che l'albergo metteva a disposizione per le visite previo profumato pagamento, abbiamo optato per un mezzo scassatissimo che procedeva per miracolo sulle dissestate piste del parco, come montagne russe da luna park, e ogni tanto si fermava e bisognava spingerlo, ma le guide erano dei veri esperti.
Mi ha divertito che al posto dello specchietto retrovisore, c'era appeso un CD; alla faccia del coraggio e della fantasia, questi ragazzi amano profondamente i loro luoghi e il loro lavoro e operano in condizioni difficilissime eppure sorridono sempre, avrei voluto con un colpo di bacchetta magica poter offrire loro un mezzo più decente.
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