E un altro giorno ancora lasciamo la chilometrica spiaggia di Puerto del Carmen con ombrelloni e sedie sdraio vuote in fila, e meno male, in direzione costa ovest dell'isola. Il paesino El Golfo è una sorpresa graditissima, piccolo, autentico, ruspante, nessun cedimento turistico, un vero borgo di pescatori affacciato sull'oceano. E lungo la strada per arrivarci come sempre a Lanzarote gli occhi si incantano.
E poi, inaspettatamente, improvvisamente, magicamente, nientepopodimeno che questo spettacolo, da restare ammutoliti. Il "Lago verde", originatosi da un vulcano sottomarino con il verde smeraldo delle sue acque dovuto alla presenza di certe alghe; intorno scenografiche rocce vulcaniche, come un'onda pietrificata di tutti i colori, una spiaggia di sabbia nera e poi l'oceano.
Peccato non essere geologi, peccato essere ignoranti e non capire niente di come si è potuta formare nei millenni una simile meraviglia, ma per intanto ci godiamo lo spettacolo, restiamo lì a guardare non so per quanto tempo, difficile andarsene.
Ricco il bottino del viaggiatore quel giorno: a pochi chilometri di distanza dal Lago Verde, a sud lungo la costa incontriamo Los Hervideros (i bollitori). Come suggerisce il nome le onde "ribollono" all'interno delle grandi caverne che si aprono nella scogliera alta 15 metri.
Emozioni identiche alle tue quelle che ho provato anch'io guardando coi miei occhi quella meraviglia incomparabile del cratere marino di El Golfo. In realtà avevo già in mente questa meta dopo avere visto alcune fotografie che non mi sembravano realistiche. La realtà mi ha lasciata letteralmente senza fiato.
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