Ed eccolo qui, immortalato in ben due busti, questo Angelo Rizzoli deus ex-machina della vivacità artistico-mondana dell'isola e non è certo tutto, a Lacco Ameno si trova la via col suo nome e il Museo Angelo Rizzoli. Il personaggio, tutti questi riconoscimenti se li merita, perché ha radicalmente trasformato la fisionomia del paese con la ricostruzione delle famose terme, l'edificazione dello Sporting e del Reginella, due altri alberghi oltre il Regina Isabella e la sistemazione della piazza S.Restituta, quella principale e più bella del paese, per non parlare della sua instancabile attività promozionale.
Il museo Rizzoli è ospitato nel complesso che sorge sulla collina dell'Arbusto da cui prende il nome la famosa Villa Arbusto acquistata a fine '700 da un certo Don Carlo Aquaviva, Duca di Atri che fece costruire l'attuale villa con un grande giardino retrostante, una cappella e un fabbricato minore per gli ospiti dove hanno soggiornato molti pezzi da novanta della cultura europea, fra cui Bakunin nell'ottocento. A inizio anni '50 il complesso è stato acquistato da Angelo Rizzoli come sua sfarzosa residenza estiva e successivamente dal Comune che ha fatto della Villa Principale il Museo di Pithecusa (reperti archeologici dei greci Eubei approdati sull'isola nel 770-760 prima dell'era volgare dove hanno dato vita all'insediamento di Pithecusa, la prima colonia in occidente della Magna Grecia) e del fabbricato minore il Museo dedicato a Rizzoli.
Il Museo Angelo Rizzoli è stato realizzato in collaborazione con la RCS ed è diviso in tre sale: la prima raccoglie le foto degli anni '60, dei soggiorni a Lacco Ameno di Rizzoli e dei divi dello spettacolo suoi ospiti, spesso protagonisti del Premio Cinematografico che porta il suo nome; la seconda sala è dedicata alla vita dell'editore e produttore cinematografico, la terza raccoglie le gigantografie dei primi numeri del "Corriere della Sera", della "Gazzetta dello Sport" e di altre riviste del gruppo editoriale RCS. In sostanza vi sono raccolte le foto e i ricordi più belli del periodo trascorso a Lacco Ameno da Rizzoli. Il museo è in fondo un doveroso tributo e segno di gratitudine degli isolani nei confronti dell'imprenditore milanese.
Un grande amore quello nato fra Ischia e il cinema a partire dalle riprese del "Corsaro Nero" nel lontano 1936 ( seguirà poi "Il Corsaro dell'Isola Verde" con Burt Lancaster). La scoperta di Ischia e il lancio promozionale in tutto il mondo è in pratica un miracolo del grande schermo con le riprese di "Cleopatra" nel 1962; Ischia Ponte con il suo Castello Aragonese sullo sfondo ha rappresentato un set d'eccezione più volte usato e da allora il parterre dei più grandi nomi dello schermo non si è mai interrotto.
Termino questo post con le parole apparse sull'Europeo dell'8 ottobre 1970 che Oriana Fallaci dedica a Angelo Rizzoli. Di se stesso, lui modestamente amava ripetere spesso "sono un uomo fortunato".
Post molto interessante! Vorrei aggiungere qualcuna delle foto dei reperti ad un post che sto scrivendo su Ischia, ovviamente citando autore e fonte. Posso avere la sua autorizzazione? Grazie! Thea Il blog e' al seguente indirizzo: https://italianwalks.wordpress.com
RispondiEliminabuongiorno, intanto complimenti per il suo blog e per quanto concerne il mio articolo Rizzoli, il pigmalione dell'isola prenda pure tutte le foto o testo che vuole e .....buon lavoro! sara nathan
RispondiEliminaThanks greaat post
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