Alzi la mano chi abita a Milano e non è passato migliaia di volte davanti a Palazzo Cusani in via Brera al 15, proprio di fronte alla Pinacoteca. E' un luogo abitualmente off limits per il pubblico, sede dell'esercito e della Nato, come indicano ingresso e targa in via del Carmine.
Grazie alla Fondazione Nicola Trussardi, dal 22 ottobre e fino al 24 novembre Palazzo Cusani è ora gratuitamente accessibile al pubblico, occasione da cogliere al volo per conoscere una chicca della nostra Milano nascosta. Il pretesto è "Fault Lines" la prima grande mostra personale in un'istituzione italiana della coppia di artisti americani Allora & Calzadilla che lavora insieme dal 1995 e che, secondo la presentazione del prospetto informativo, rappresenta una delle voci più impegnate del panorama artistico internazionale.
Testa di Fanciulla di Charpentier |
Performance e video in particolare risultavano arcani all'occhio ignaro, ma l'enigma si scioglie con le spiegazioni del giovane personale molto disponibile e con la lettura dell'esauriente prospetto. Mi ha particolarmente colpito l'opera del 2008 Stop, Repair, Prepare: Variations of "Ode to Joy" for a Prepared Piano. Non è che capita tutti i giorni di vedere suonare in un maestoso salone delle feste, che non a caso si chiama Radetzky e il generale ha avuto qui ai tempi il suo quartier generale, l'Inno alla Gioia di Beethoven da un pianista sistemato all'interno di un pianoforte a coda che strimpella da dietro la tastiera e se ne va in giro per la sala.
Un ultimo sguardo al cortile di Palazzo Cusani, scambio di ipotesi, impressioni e perplessità con l'amica Vittoria sui mezzi d'espressione dell'arte contemporanea e passeggiata meno impegnativa nella bellissima via Ciovasso, una delle mie preferite della vecchia Milano di Brera. Cortili interni insospettati, negozi coloratissimi, cappelli, pelli di coccodrillo e certi mobili moderni che forse sono arte anche loro.
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