mercoledì 14 maggio 2014

magica Andalusia: flash 1

Era da più di un anno che non facevo un viaggio con Gastone, ma quando è saltato fuori che la meta in gioco era un giro di due settimane in Andalusia, non ho saputo resistere. Tra i miei amici credo di essere l'unica a non avere mai visitato questa straordinaria regione che ha sempre rappresentato il mio più grande sogno nel cassetto in fatto di viaggi. 500 anni fa sono tantini, è vero, ma è da questa Andalusia, da Cordoba  o da Granada non so, che proviene originariamente la mia famiglia paterna, cacciata in quel famigerato 1492  e qui mi sento a casa, un'altra tassello delle mie radici.
 Sulla statale da Cordoba a Siviglia i pali della luce ospitano enormi nidi di mamme cicogne con i loro piccoli.

Malaga: il patio interno del museo Picasso e la stupenda piazza della casa dove è nato
Magica Andalusia, non posso chiamare altrimenti questi miei appunti di viaggio, perché come dicono da queste parti, "estoy encantada", passo di meraviglia in meraviglia e tutto ciò che vedo mi piace da morire, non so più dove mettere il mio entusiasmo di fronte a tante bellezze.

Nerja sulla costa a 56 km. a est di Malaga e il suo spettacolare Balcòn de Europa, un immenso belvedere a picco sul mare

Frigiliana, un "pueblo blanco", forse il più bello della regione Axarquìa, valli e terreni terrazzati tripudio di ulivi, mandorli, vigne e jacarande in fiore.

Granada: la plaza de toros, la prima che vedo in vita mia, rigorosamente vuota perché non potrei mai assistere a una corrida, ma che sprigiona comunque grande atmosfera  e ovviamente l'Alhambra al tramonto, non da una cartolina, ma dal vivo. Le mille e una notte per davvero!

Cordoba: l'incredibile Mosquita-Cattedrale e un patio in fiore, manifestazione iniziata ben 80 anni fa e attualmente in corso che premia ogni anno i giardini interni più belli.

Siviglia: ci siamo arrivate ieri e per il momento faccio vedere solo la nostra stanza, spartana ma romanticissima su un delizioso tetto con terrazza, tre piani a piedi e le stelle che ci dicono buonanotte. "Molto bohème, ma forse non abbiamo più l'età" ha detto Gastone mentre si "cammellava" la valigia gradino per gradino, io imprecavo e basta. A proposito di Gastone vorrei aggiungere che sapevo benissimo che è una donna bionica o super woman qual dir si voglia, ma credevo che fosse invecchiata un poco anche lei come la sottoscritta,  e invece no, si scarpina mediamente dalle 12 alle 13 ore al giorno con una breve pausa pranzo di mezz'ora circa. Ho letteralmente la lingua a penzoloni e le zampe sfatte. Avrei voluto scrivere in diretta "on the road" le mie note andaluse come fanno i veri reporter, ma a questi ritmi non ce la faccio proprio. Ho segnalato solo le tappe fatte finora, una più bella dell'altra, per il resto se ne riparlerà al mio ritorno milanese e alla quiete del mio studio.





   

2 commenti:

  1. Grazie Sara. Ho viaggiato con te in una delle regioni più affascinanti d'Europa, se non del mondo. Non ho mai visto l'Andalusia di persona, e della Spagna conosco pochino: solo Madrid (che mi è piaciuta) e Barcellona (che ho odiato). L'Andalusia è materia di sogni ad occhi aperti, con le forti note del flamenco, i colori vistosi, i caratteri focosi, la storia travagliata e crudele, l'architettura moresca, gotica, rinascimentale, barocca, franchista e post-moderna, l'arte eclettica, la natura vistosa e invadente, è un luogo adatto a chi non soffre di timidezze, a chi ama le tinte forti, il fuoco, la crudeltà, il melodramma - Carmen docet:
    L'amour est un oiseau rebelle
    Que nul ne peut apprivoiser
    Et c'est bien en vain qu'on l'appelle
    S'il lui convient de refuser

    L'amour est un oiseau rebelle
    Que nul ne peut apprivoiser
    Et c'est bien en vain qu'on l'appelle
    S'il lui convient de refuser

    L'amour est un oiseau rebel
    que nul ne peut apprivoiser
    et c'est bien en vain qu'on l'appelle
    s'il lui convient de refuser....

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  2. Non capisco perché la strofa sia venuta fuori tre volte. Boh...

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