Punto d'incontro e di scambio fra scienziati di differenti settori di ricerca, ciò che rappresenta un'occasione straordinaria per collaborazioni multidisciplinari e nuovi campi di studio e osservazione, l'Istituto è suddiviso in 5 Facoltà e 17 dipartimenti più una Scuola di Studi Superiori che abilita gli studenti ricercatori al conseguimento di titoli accademici superiori (ho parlato lungo i viali con due specializzandi che mi hanno spiegato che la scuola è totalmente gratuita grazie a borse di studio e ricevono anche uno stipendio, come avviene in alcune "grandes écoles" francesi, la Normale e il Polytechnique di Parigi. Scuole che investono nei loro "cervelli". Il governo assegna all'Istituto circa un terzo del suo bilancio, mentre la rimanenza è coperta da sovvenzioni di ricerca, donazioni e royalties maturate dal gran numero di brevetti depositati. Un'area di 125 ettari che include più di 100 edifici, circa 100 unità residenziali per gli scienziati e 120 studenti ricercatori trovano alloggio nelle abitazioni messe loro a disposizione. (nella foto a destra l'acceleratore di particelle all'interno dell'Istituto).
Nella parte dedicata ai visitatori vari pannelli didattici multimediali spiegavano finalità, attività e performance dell'Istituto, ma vuoi che di materie scientifiche ne capisco pochissimo e vuoi che il mio inglese non è per niente brillante, non ho saputo cogliere al meglio l'opportunità, mi ha fatto però piacere leggere che l'Istituto fa grandi sforzi per promuovere la diffusione delle novità scientifiche presso il vasto pubblico, per esempio attraverso il sito web "il magico viaggio scientifico" http://wis-wander.weizmann.ac.il che divulga le novità dai laboratori dei ricercatori in un linguaggio accessibile a tutti. Incoraggiante anche sapere che qui studiano e lavorano persone provenienti da molti paesi del mondo.
Purtroppo non credo che quelle parole auspicate nel 1947 da Chaim Weizmann, chimico di chiara fama, Presidente dell'Organizzazione Sionista Mondiale, fondatore e primo Presidente dell'Istituto che porta il suo nome, nonché primo Presidente dello Stato di Israele, si siano completamente realizzate perché anche negli scambi scientifici del presente c'è chi innalza barriere e ha difficoltà a superare blocchi ideologici, ma è una realtà che da quell'iniziale staff del Dott. Weizmann dei primi anni '30 composto da una dozzina di scienziati si è passati alle circa 2600 persone di oggi fra cui 1000 scienziati, 1000 allievi ricercatori più ogni anno la partecipazione di 500 scienziati ospiti.
Sempre all'interno del campus, esperienza molto interessante visitare la casa dei Weizmann, inizialmente solo residenza privata della coppia, ma poi residenza ufficiale quando Weizmann venne eletto nel '49 come primo Presidente dello Stato d'Israele. Un originalissimo edificio modernista costruito nel 1936 su progetto del famoso architetto Erich Mendelsohn, un ebreo tedesco che lasciata la Germania nazista viveva fra l'Inghilterra e Israele e da ultimo negli Stati Uniti. Questa residenza è la prima realizzazione di Mendelsohn in Israele, altre ne seguiranno come un altro edificio nell'Istituto o l'Ospedale Hadassah a Gerusalemme sul Monte Scopus.
L'architetto Mendelsohn avrebbe voluto come in altre occasioni occuparsi anche dell'arredamento interno della casa disegnandone i mobili e le luci (nella sua casa in Germania aveva progettato perfino gli utensili di cucina oltre alla cucina stessa), ma Vera Weizmann, la moglie del Presidente, pare abbia molto gentilmente declinato la proposta preferendo fare da sola. Con tutti gli arredamenti d'origine, casa sobria e bellissima e in particolare cucina e bagni molto all'avanguardia per l'epoca. Nella libreria diverse foto di personalità fra cui quella del grande amico Albert Einstein con cui nel 1921 Chaim Weizmann aveva collaborato per la fondazione dell'Università Ebraica di Gerusalemme. Alle pareti dei paesaggi di Maurice Utrillo e delle figure di donna di Marie Laurencin.
Fuori un aranceto con arance così grandi che pensavo fossero pompelmi e in un padiglione tutto vetri una limousine in bella mostra. Leggo che si tratta di una "Lincoln Cosmopolitan" del 1950 offerta da Henry Ford II al Presidente Weizmann. La Ford Motor ha anche generosamente provveduto a restaurare la macchina nel 2000. Questo modello sarebbe identico ad altri 17 commissionati dalla Casa Bianca per il Presidente Truman e dentro, oltre allo scomparto per sigari, ci sarebbe anche la scrivania per cotante personalità.
Ragazzi che scarpinata, ma ne valeva proprio la pena! Ho finito il pomeriggio con un meritato riposo rifocillatore al ristorante dell'Istituto davanti a un laghetto di ninfee. Istituto Weizmann delle Scienze a Rehovot, un indirizzo imperdibile per chi viene in Israele e per chi, prima o poi, si deciderà a farlo.
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