Il concetto di "sentiero litorale" riprende un uso napoleonico del Codice civile francese che aveva instaurato una servitù di almeno 3 metri su ogni costa del demanio pubblico marittimo affinché case, alberghi, imbarcaderi privati non bloccassero il libero accesso dei cittadini al mare e a questo proposito mi vengono in mente le polemiche sorte a luglio dell'estate scorsa perché il re saudita Salman ben Abdelaziz Al Saud voleva bloccare l'accesso pubblico della spiaggia antistante alla sua villa a Golfe Juan per ragioni di sicurezza e costruire un ascensore per il diretto e "privato" accesso al mare per se stesso e il reale seguito di 600 persone: proteste, raccolta di firme, petizione al Presidente Hollande di cittadini, bagnanti, vacanzieri e sindaci locali. E' andata a finire che il Sovrano se n'è ripartito quasi subito per il Marocco e la spiaggia è ritornata di tutti.
Certe le ho fatte spesso e ne ho anche già scritto, quella di Cap d'Ail, non so perché, l'ho sempre trascurata, sbagliando di grosso perché è bellissima, bellissima davvero! Si vedono vestigia di lava vulcanica vecchia di milioni di anni, conglomerati diversi di rocce e pietre, stratificazioni antichissime, fiori e piante che spuntano inaspettatamente dai più reconditi anfratti. Su un cartello leggo che le buganvillee importate dal Brasile ai primi dell'800 si chiamano così in onore del navigatore francese Louis-Antoine Conte di Bougainville.
la spiaggia di Marquet dove finisce la passeggiata; di fronte la moderna Fontvielle |
Con la passeggiata a Cap d'Ail credevo erroneamente di poter condividere solo foto di mare, scogli e panorami naturali, ignorando il cospicuo patrimonio architettonico che si è invece offerto ai nostri occhi. Ville e dimore da sogno Belle Epoque e primi novecento ricche di storia dove ha soggiornato il gotha internazionale, principi e regine, statisti, i fratelli Lumière inventori del cinema e star internazionali del mondo della cultura e della celluloide. Sono davvero tante e non posso menzionarle tutte, solo tanto per gradire "The Rock" frequentata abitualmente da Greta Garbo, "la Capponcina" dove sbarcava quel Churchill che ritrovo sempre nei posti più belli, "Mirasol" prediletta da Joséphine Baker, "Villa Castel Mare" del Principe di Reuss, "Les Funambules" di Sacha Guitry dove il celeberrimo autore-attore veniva a scrivere le sue "pièces" di teatro.
E proprio sotto lo storico Hotel Eden che adesso è diventato un residence di lusso, nel giardino pubblico Sacha Guitry , mi metto a parlare con una signora seduta su una panca con un'amica. Con lingua sciolta racconta di anni favolosi in cui lei li ha visti sfilare tutti i "grandi" dell'epoca, Churchill e Grace Kelly, Yul Brinner e Greta Garbo sempre con il foulard in testa, occhiali da sole, tunica nera e espadrillas ai piedi; appassionata di gatti veniva sempre ad accarezzare i suoi tre felini. Vista cotanta frequentazione non posso non chiederle che mestiere facesse e salta fuori che è stata per 25 anni la governante nella villa di un famoso produttore cinematografico americano. Chissà che mance- dico io- e lei risponde: -" Mance no, ma sono stati anni stupendi lo stesso".
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