domenica 3 aprile 2016

il matrimonio del secolo

WhatsApp ha iniziato a trillare alle sei di mattina, una raffica di foto e video del matrimonio del secolo, ovvero quello di Lorenzo detto Lolli con la stupenda Saranta dal sorriso incantatore che ho visto dal vivo quando i giovani virgulti l'estate scorsa sono venuti a farmi visita a Nizza. Lo chiamo il matrimonio del secolo perché con i genitori dello sposo, amici da sempre, di questo matrimonio-tormentone se ne parlava da mesi, praticamente a tutte le cene insieme e ogni volta che ci si incontrava. Il fatto è che il Lolli non ha nulla di esotico, può vantare solo solide radici milanesi da parte di madre e un papà di Mondragone, provincia di Caserta, mentre la sposa, la Saranta, quella si che è tutta un'altra storia, singaporegna d.o.c figlia di un inglese di Manchester e di mamma indiana da tre generazioni a Singapore.
Eh allora? Allora un casino tremendo sul come e dove organizzare il fatidico giorno.  Fra discussioni interminabili si è affacciata all'orizzonte l'ipotesi surreale di tre matrimoni, uno a Singapore con amici e famiglia di lei, una serata milanese con amici e famiglia di lui e uno in Puglia con tutti quelli che vorranno partecipare e che non hanno i soldi per andare dall'altra parte del mondo. I commenti di noi amici erano torridi: - Ma siamo matti? Ma il Lolli si è bevuto il cervello? Ma dai, che si dia una calmata, ma chi sarà mai? Un erede di maharajah? Il papà Raffaele erano mesi che sudava freddo e che continuava a dire che non aveva una lira. Per gli altri si vedrà in futuro, ma per intanto le foto giunte stamani riguardano il primo matrimonio, meno uno, quello a Singapore che dovrebbe durare tre giorni secondo la migliore tradizione indiana e va bene così, da quelle parti ci sono casi in cui i festeggiamenti si protraggono per una settimana.

Adriana e Raffaele sono come due fratelli per me, voglio loro un mondo di bene, li conosco dagli anni universitari passati alla biblioteca del parco Sempione studiando per finta e giocando invece per davvero a scopa d'assi e a briscola chiamata nel vecchio bar adiacente. Mentre io facevo prendere aria ai miei libri di letterature straniere, loro tra un manuale e l'altro di anatomia non hanno guardato solo le stelle mano nella mano e si sono fatti due figli, l'Enrico e il Lolli per l'appunto. Naturalmente Raffaele si è laureato ed è anche diventato uno stimatissimo radiologo, per forza, ormai teneva famiglia da mantenere, c'è poco da scherzare, ma l'Adriana no, lei ha mollato gli studi per seguire la sua unica e vera vocazione, quella di mamma a tempo pieno. Oddio, dire mamma tout court è poca cosa, Adriana è il simbolo della MAMMA CHIOCCIA universale, cosmica, summa di tutte le mamme del mondo, di fronte a lei spariscono perfino le "yiddische mame" come me, quelle siciliane, quelle napoletane, spariscono tutte, tutte.....Forse è per questo che i suoi due figlioli, pur adorandola, se ne sono andati a vivere ai due lati opposti del globo. L'Enrico in Argentina, Messico e ora a Miami e il Lolli a fare il creativo a Singapore dove è scattata la scintilla con Saranta. "Ti amiamo tanto, mamma, -pare le abbiano detto- però fra noi ci mettiamo l'oceano". In fondo come non comprenderli questi due ragazzi, l'Adriana è la persona più buona e generosa che conosca, ma è un ciclone da cinque telefonate al giorno; come le rondini i pargoli sono migrati verso lidi lontani meno turbolenti.

Certo non avevo nessuna intenzione di mettere in piazza sul web la storia della bella famigliola, ma guardare stamani tutte quelle foto ha scatenato diverse riflessioni e non ho resistito. Tanto per cominciare una rabbia tremenda perché avrei voluto essere lì anch'io a godermi lo spettacolo, non è che capita tutti i giorni l'occasione di un matrimonio dal vivo bollywood style che finora ho visto solo al cinema. Secondo, lo choc dell'Adriana in sari, stupenda davvero con tutti quei colori sgargianti.
Ma vi rendete conto? L'Adriana ha sempre parlato in milanese stretto col suo papà e anche adesso che lui non c'è più le scappa spesso e volentieri un "safurment", tipica imprecazione meneghina; immaginarla passare dal "safurment" al "nice to meet you", da piazzale Baracca alla verde giungla rigogliosa di Singapore, da pantaloni e maglietta al sari con tanto di braccialetti tintinnanti al polso, francamente mi ha fatto un certo effetto. Di Raffaele non dico niente, col suo bel vestito tradizionale hindi che un sarto locale gli avrà cucito in mezza giornata e accanto ai suoi due virgulti sembra un indiano da sempre, assolutamente perfetto.

E per ultimo, "last but not laest" penso ai ragazzi, "piezz 'e core" e non solo i nostri, ma anche quelli dei nostri amici che abbiamo visto crescere e seguito fin da piccoli, praticamente anche loro come dei figli. Del Lolli poi sono stata negli anni un'accanita sostenitrice, lo difendevo sempre dagli attacchi della madre che lo trovava troppo indomabile e scavezzacollo e guardalo lì, dall'altra parte del mondo con le ghirlande fiorite intorno al collo e il red bindi in mezzo alla fronte. Roba da matti questi nostri ragazzi,  sono veramente cittadini del mondo ma che cosa non ci fanno fare.....Lolli e Saranta vi voglio bene, al secondo e terzo matrimonio non mancherò e in bocca al lupo,  HAPPINESS e SAFURMENT!!!!!!!



1 commento:

  1. Bellissimo ! Sembra un'avventura come lo raconti ! Auguri agli bellissimi sposi ed a Adriana, bellissima pure col suo sari!

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