Il viaggio non finisce
mai. ....
Bisogna vedere quello
che non si è visto,
vedere di nuovo quel
che si è già visto,
vedere in primavera
quel che si è visto in estate,
vedere di giorno quel
che si è visto di notte,
con il sole dove la
prima volta pioveva,
vedere le messi verdi,
il frutto maturo,
la pietra che ha
cambiato posto, l’ombra che non c’era.
Bisogna ritornare sui
passi già dati,
per ripeterli, e per
tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Rivedere i posti ha un
fascino speciale. Ricordi e confronti aiutano la mente e scaldano il cuore. C’è
chi, arrivato a una certa età, fa solo questo: non vuole vedere, preferisce
rivedere. Il ritorno è un’arte, ma non tutti sono artisti.
(Beppe Severgnini: "La vita è un viaggio" RCS libri 2014)
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