Se già l'isola ha fama di essere la più soleggiata e lussureggiante, la meta più perseguita oltre a Dubrovnik, la città di Havar non è da meno, se ho capito bene una specie di Saint Tropez della Croazia. Hotel di lusso, caffè, bar, ristoranti, movida notturna, yacht da favola, non manca niente per i vacanzieri show off; mare favoloso senz'altro, ma si viene anche per vedere ed essere visti e il lungomare naturalmente è la passerella privilegiata per questo genere di attività.
Il centro della città è la grande piazza Santo Stefano con l'omonima cattedrale che fa da sfondo costruita tra il 1500 e 1600 al culmine del rinascimento dalmata sulle rovine di una chiesa precedente distrutta dai turchi. Dalla piazza, a destra come a sinistra lungo la baia si diparte il lungomare e un dedalo di viuzze pedonali lastricate di vecchie pietre o di marmo. All'interno dei vecchi bastioni spuntano qua e là diversi palazzi appartenuti un tempo alla nobiltà di Hvar.
Un vero piacere per gli occhi bighellonare per Hvar così ricca di storia e perfettamente restaurata; non è che capita dovunque di sedersi a riposare su pietre che sfidano i secoli. Per esempio sul lato meridionale di piazza Santo Stefano c'è l'Arsenale eretto una prima volta fra 1292 e il 1331 prima di essere distrutto dagli ottomani e poi ricostruito nel 1611. Viene citato nei documenti della Repubblica di Venezia come "l'edificio più bello e più utile di tutta la Dalmazia" forse perché ospitava i galeoni da guerra.
Finiamo la serata mangiando da dio pesce a volontà in un ristorante un po' appartato di cui quella sera siamo gli unici commensali. Lo segnalo perchè merita e sulla terrazza si gode di una vista fantastica. "Konoba Luviji", Jurja Novaka 6 tel + 3850915198444. In una stradina proprio dietro alla cattedrale si è accolti con semplicità e gentilezza dalla famiglia Bracanovic, da sempre coltivatori di vino a Hvar e ristoratori doc.