Ho presto capito perché l'amico Guy aveva previsto nel suo giro del New England una capatina nei Berkshire: questo angolo d'America offre il fascino della sua natura, distese infinite di colline e campagna, montagne sullo sfondo, in felice compagnia di proposte culturali di alto profilo. La cittadina di Williamstown è difatti la sede dell'elitario Williams College (questi piccoli e privati liberal arts colleges, tipica istituzione del New England che offrono un'accurata istruzione superiore non orientata in senso tecnico o professionale) e del Clark Art Institute, una delle perle dei musei statunitensi.
Ragazzi che collezioni sublimi, ci andrei volando a seguire lezioni d'arte seduta per terra insieme agli studenti in un posto del genere fra un favoloso pianoforte del '700, un Pensatore di Rodin e un affresco del Tiepolo! Argenti, porcellane, opere grafiche e soprattutto oli e sculture. Le proposte museali spaziano dai grandi maestri del passato ( Piero della Francesca, Botticelli, Rembrandt, Fragonard, Boucher, Goya, giusto per citare qualche nome) agli impressionisti e post impressionisti francesi e non (Sisley, Pissarro, Manet, Monet, Renoir, Van Gogh, Gauguin...) e agli artisti di scuola americana.
Un'esposizione vastissima, davvero impossibile condividere esaustivamente la visita e mi dispiace, condivido solo una serie di ritratti del mondo femminile che ho particolarmente amato: Edgar Degas "Ballerine in classe" 1880 circa, Degas " Piccola Ballerina quattordicenne", Domenico Ghirlandaio " Ritratto di Signora" circa 1490, Berthe Morisot "Il Bagno" 1885-86, Sargent "Mademoiselle Jourdain" 1889, Toulouse-Lautrec "Carmen" 1884 circa, Manet " Méry Laurent wearing a small toque" 1882, Gauguin "Giovane ragazza cristiana" 1894
Vorrei anche mostrare qualche tela di Winslow Homer e di Frederic Remington, due artisti americani tra i più importanti del 19° secolo che sviluppano temi tipici dell'arte d'oltreoceano estranei alla nostra tradizione europea. Homer concentra la sua attenzione sulla vastità e la grandiosità selvaggia della natura americana di fronte alla quale l'uomo si ritrova solo; numerose le sue rappresentazioni di marinai solitari che navigano su piccole imbarcazioni tra onde e mari in tempesta pieni di squali. Il suo è lo sguardo del pittore realista che "passa più giorni di attenta osservazione",
come annota lui stesso, a scrutare la fluttuazione delle onde dalla spiaggia del Maine dove aveva il suo studio ("West Point, Prout's Neck" 1900). L'artista rivolge anche la sua attenzione a temi sociali come l'olio "The Bridle Path, White Mountains" del 1868 con quella giovane donna che cavalca solitaria per sottolineare la progressiva indipendenza delle donne della classe media americana dopo la guerra civile.
alla fine i nostri eroi avrebbero fatto trionfare il bene. Ed eccolo qui quest'indiano che scruta l'orizzonte drammaticamente solo sul suo destriero nella sterminata prateria innevata; forse si domanda se verrà accolto dagli yankees da amico o da nemico "Friends or Foes? (The Scout)" 1902-05 e "Dismounted: The Fourth Troopers Moving the Led Horses" del 1890, con quei cavalli che ci vengono incontro al galoppo e che sembrano annunciare poco di buono, forse un'imminente battaglia.
Il museo del Williams College con un coloratissimo Sol Lewitt giusto all'ingresso possiede una cospicua collezione di maestri americani moderni e contemporanei (oltre 13.000 opere) e degna di nota è anche la collezione di fotografie fra cui spiccano autori come Man Ray e Stieglitz, mi limito però a mostrare un'apsara indiana del X° secolo e due meravigliosi reperti assiri trovati a Nimrud, nome attribuito dagli arabi nell'ottavo secolo a quell'antica città assira situata a sud di Ninive, sul fiume Tigri. Un pannello spiega che è l'attuale lavoro di ricercatori, studenti e professori contestualizzare storicamente questi capolavori recuperati dalla follia distruttiva dell'Isis. Nell'ambito della più ampia battaglia per la riconquista di Mosul controllata dallo Stato Islamico dal 1914, l'esercito iracheno ha riconquistato l'antico sito archeologico di Nimrud parzialmente distrutto, stessa tragedia subita dalla siriana antichissima Palmira per non parlare dei Buddha di Bamyan in Afghanistan che attraverso filmati propagandistici abbiamo visto bombardare in diretta dai talebani nel 2001. Il fanatismo integralista che non solo fa scempio di uomini e città, ma anche dell'arte e delle bellezze del passato.
Nessun commento:
Posta un commento