La location
Prima: era la fabbrica di Arti Grafiche Mario Bazzi, una delle tante operose realtà della periferia milanese, non so quando ha smesso di essere operativa, comunque all'ingresso c'è ancora qualche macchina, muto testimone di un tempo che fu. Dopo: Adesso è un'autentico spazio di archeologia industriale convertitosi ad altri usi, magari sempre per far festa. Prima: immagino dovesse essere uno spazio completamente vuoto e i ragazzi devono aver fatto una faticaccia mica da ridere per allestirlo ed arredarlo. Dopo: non mancava nulla, magnifici allestimenti floreali, palco per la cerimonia, tavoli, sedie, una lunga fila di mobili e poltrone vintage tipo mercato provenzale di brocante, sopraffini buffet mangerecci, area giochi per bambini, calcetto e videogiochi per gli adulti e angolo per la musica. Prima: arrivata un po' in anticipo non c'era nessuno o quasi. Dopo: mezza Milano o quasi sembrava essersi data appuntamento lì. in via Gaetano Crespi al 24.
Il circo fotografico
Prima: vedendolo vuoto in un angolo, parrucche colorate, occhialoni, giochini vari in un cestino, ho ingenuamente pensato che fosse un mini circo per farci uno spettacolo per i bambini durante la serata. Dopo: ho scoperto che no, era un set fotografico per gli adulti e me lo dovevo aspettare visto che Milo fa il fotografo. Lo spettacolo l'abbiamo fatto noi, gli invitati, con orecchie da coniglio, cappello da mago e la sottoscritta che in parrucca rosso fuoco sembra la regina Elisabetta con uno dei suoi ridicoli cappellini.
Prima: era una ragazza stupenda, aperta, simpatica, intelligente, molto intraprendente. Dopo: continua ad essere una ragazza stupenda, aperta, simpatica, intelligente e molto intraprendente. Prima: col suo bel vestito romantico e il bouquet che sa di campagna, branca il braccio del suo papà e si avvia sorridente verso l'ignoto destino su un tappeto di petali di rose che le damigelle hanno cosparso per terra. Dopo: eccola felice, è fatta! Ascolta con serietà i saggi proponimenti per il futuro del marito, ma poi si lancia in balli scatenati e magari pensa: "aiuto mi gira la testa, nun ce 'a faccio cchiù".
Milo
Premessa: qualunque stronzata scriverò, sia chiaro che è un ragazzo d'oro e che gli voglio un bene dell'anima. Prima: con aria da uomo di mondo consumato aspetta che la sposa infine lo raggiunga e poi, sorriso sicuro appena accennato, macho style, concede benignamente il braccio per le fotografie di rito e scherza pure con moglie e amiche. Dopo: sotto i piedi rompe con foga il bicchiere, momento finale del rito matrimoniale ebraico e siccome non è macho per niente, ma un sentimentalone, a un certo punto si commuove e gli viene pure il magone.
gli Sposi
Prima: convivialità e grande allegria. Dopo: informalmente, un bellissimo momento di spiritualità e gli sposi si fanno seri e attenti. Simona è cattolica e verranno letti dei passi dal Vangelo, Milo è ebreo e dopo la lettura da parte di parenti e amici venuti anche da Israele delle 7 benedizioni di rito, il padre di Milo, Joe, unirà simbolicamente gli sposi sotto il talled. Non mancheranno certo una bella foto finale di tutta la famiglia riunita e, qualche ora dopo, il bacio degli sposi davanti una crostata extra large di fragole e lamponi.
Gaia
Simona è figlia unica, Gaia invece è la sorella dello sposo. Lei ha il dono dell'ubiquità. Prima: per studiare e lavorare e poi per seguire il marito ha già vissuto in svariati paesi, da Washington a Kabul, da Kiev ad Adis Abeba. Dopo: si è appena trasferita con famiglia a Seul e vedremo come andrà. Da ignorante credevo che in Corea del sud facesse sempre caldo e invece no, mi racconta che ci sono due mesi invernali gelidi perché spirano venti provenienti dalla Siberia. Prima: appena arrivata la becco fuori per strada che sta fumando di nascosto dietro un albero; lo so, è vita dura per noi peccatori che non molliamo la sigaretta. Dopo: è la testimone di Milo e piena di emozione legge un bel discorso tirando fuori i bei ricordi di gioventù, come quando Milo le diceva che lei era stata trovata nella spazzatura, scambi di cortesie tra fratelli.
i genitori dello sposo
Premessa: Non è che non pensi ai genitori della sposa, Carla e Flavio, a cui porgo ancora una volta i miei più sentiti auguri e mi complimento per la loro splendida ragazza, ma li conosco appena e non oso scherzare. Mi permetto e come con Miretta e Joe vista la quarantennale amicizia. Prima, durante e dopo sono stati semplicemente perfetti e non mi arrischio a dire altro perché sennò Miretta mi mena, di statura è piccola, ma di grinta....si salvi chi può. No davvero, Joe ha mirabilmente letto la benedizione ebraica per la coppia nunziale, Miretta da mamma dello sposo ha fatto gli onori di casa accogliendo gli ospiti all'ingresso e accompagnando il figliolo all'altare (mi scuso per la foto sfuocata ma è la sola che sono riuscita a fare), da mamma di Gaia le ha aggiustato il fiocco del vestito e da nonna ha amorevolmente seguito i nipoti Giulia e David. Comunque da amica te lo dico:- Miretta mettiti tranquilla che adesso anche tu sei suocera due volte e devi rigar dritto......
Giulia e David
Giulia e David sono i figli di Gaia e Patrick. Giulia ha fatto la damigella d'onore, ha giocato, ballato, nessun capriccio, è stata bravissima ma il più saggio di tutti mi è sembrato David. Prima: ha dormito a lungo malgrado la musica a manetta e ha giocato a pescare con un'amichetta. Dopo: in braccio al papà e con la sorella si è fatto due fette di torta lasciando la crostata e mangiando rigorosamente solo le fragole e poi si è rimesso a dormire.
Grazie di cuore ragazzi, è stata una bellissima festa, vi voglio bene e vi auguro tutto tutto. Per strada, due angoli prima di arrivare da voi in via Crespi, ho visto questo murales che mi è piaciuto tanto e mi è sembrato di buon auspicio. Due alberi che crescono e si sviluppano, liberi ma fianco a fianco. Belli vero? E' il mio regalo virtuale per voi.