Come altri borghi medievali toscani visitati in quei giorni anche Pari è stupenda, sia da lontano che da vicino. Lungo la strada per arrivarci siamo passate dal fiume Merse, di fronte alle sue antiche sorgenti termali i bagnanti a mollo se la raccontavano tranquillamente.
"La mia casa è dovunque io sto: in una piazza, un teatro, un caffè, una pianura....." Mi sono piaciute molto queste parole dello scrittore senese di fine '800 Federigo Tozzi trovate affisse sul muro di una vecchia casa di Pari, la saggezza di chi radici e storia personale se le porta sempre appresso, ricordandoci implicitamente che la prima fonte di benessere dobbiamo trovarla dentro di noi. La vista della campagna circostante a 360 gradi è magnifica e il borgo è tutto restaurato e curatissimo; per gli antichi vicoli di pietra quiete e silenzio regnano sovrani. Ho comunque scoperto che nei due ultimi fine settimana di settembre ci sarà grande animazione in paese: si festeggia "la sagra della salsiccia". A quanto pare 'sti toscani non hanno problemi di colesterolo e "magnano" sempre, a Iesa c'era la sagra delle tagliatelle al cinghiale.
In programma poi qualche ora di relax alle antiche terme Querciolaia a Rapolano. Nel giardino all'ingresso ci accoglie una statua di Giuseppe Garibaldi, la ragione non la conosco ma ci sarà senz'altro, forse anche il nostro condottiero si è fatto fanghi e inalazioni da queste parti fra una spedizione e l'altra in giro per l'Italia. Le sorgenti termali saranno antichissime, non discuto, piscine ed edifici sono invece ultramoderni e non ne ho colto il fascino, forse perché mi ha contrariato il comportamento di una signora dalla pomposa cuffia a fiorellini blu che fregandosene completamente del prossimo, si è piazzata davanti a una bocchetta fumante e non si è più mossa: aborro le prepotenze.
Giunge l'ora del ritorno a Milano e ci ritroviamo in strada verso Siena che già da lontano sfoggia le sue torri. Vista 40 anni fa, me la ricordavo meravigliosa e tale è rimasta! -Eva, non so se hai fatto bene ad invitarmi nel tuo eremo toscano di Quarciglioni; prima non sapevo, non conoscevo, non ne sentivo particolare desiderio, ma adesso che mi hai fatto venire l'acquolina in bocca, credo ti toccherà ripetere l'invito, davvero stimolanti le infinite possibilità della regione, a cominciare da Siena che ho girato solo per qualche ora a volo d'uccello e me n'è rimasta la curiosità. Il nostro è stato solo un aperitivo, gradirei una scorpacciata vera e propria di tante bellezze.
Mamma che sballo, che atmosfera gioiosa in giro per la città, ogni dettaglio mi ha stupita, incuriosita, divertita, dagli scorci panoramici a piazze e stupendi palazzi, dai favolosi interni alle performance sul marciapiede degli artisti di strada, dal famoso caffè Nannini alle turiste che in piedi davanti al salumiere si fanno un ricco tagliere di pane, vinello, formaggi e affettati misti. E penso per esempio alla bellezza dell'ufficio postale dal sofisticato pavimento in marmo sul quale mi piacerebbe persino far la coda, all'austera sede centrale del tanto discusso Monte dei Paschi di Siena, al duecentesco palazzo Chigi-Saracini rimaneggiato nel Rinascimento che ospita una raccolta privata d' arte e la prestigiosa Accademia Musicale Chigiana con tutto un programma concertistico nei mesi di luglio e agosto.Scontatissimo poi parlare di Piazza del Campo e chiedo venia, è però davvero impossibile non sentirsi attratti come da una calamita da questo posto magico di rara bellezza e integrità archittettonica, teatro del Palio due volte all'anno di cui si ha documentazione fin dal XII° secolo. Come quei tre turisti, seduti in piazza al balcone del primo piano di un caffè, avrei voluto star lì seduta per ore a non far niente, guardare e basta. Eva, mi ci porterai ancora per favore?
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