venerdì 9 febbraio 2018

Hossegor: solo il tempo di un tramonto

                                                                             
Hossegor non è nei Paesi Baschi, ne spagnoli né quelli francesi, si trova nel dipartimento delle Landes di cui è la stazione balneare più frequentata, ma l'ho inserito in questa serie di post perché è stata l'ultima breve tappa del nostro periplo baschese sulla strada del ritorno per Bordeaux. Sosta lampo di due ore, giusto per sfruttare la splendida giornata fino all'ultimo, giusto il tempo di godere di un magico tramonto. La cittadina non ha alle spalle la lunga storia di San Sebastiàn o di Saint-Jean-de-Luz, ai tempi di Luigi XIV° non esisteva proprio, ubicata fra le rinomate Arcachon a nord e Biarritz a sud, è nata a inizio 900, dapprima come buen retiro per una schiera di scrittori e intellettuali, tanto che si è addirittura parlato della "Scuola letteraria di Hossegor" e poi per i vacanzieri in genere quando, con la retribuzione lavorativa, le ferie se le sono potute permettere tutti o quasi.
A Hossegor è soprattutto la natura la carta vincente, i boschi limitrofi come in tutta la regione delle Landes, il lago salato di mare a un tiro di schioppo, le spiagge chilometriche di rena bianca finissima e naturalmente lui, l'oceano, protagonista indiscusso che pare regali certe onde giganti agognate dai surfisti che sfidano se stessi e i flutti. Leggo che c'è anche un green di 18 buche, ma i golfisti sono sempre più numerosi e lo sapranno senz'altro. Parcheggiamo  davanti alla colorata Chapelle de la Plage e poi una lunga passeggiata con i piedi che affondano nella sabbia, la vista di una nave che si profila lontana all'orizzonte, c'è chi si fa il bagno malgrado sia novembre avanzato con la temperatura dell'acqua che nell'Atlantico è fredda perfino in agosto e la sottoscritta che non ha nessuna voglia di tornare a casa. Grazie ragazzi, grazie Noam, questo viaggio è stato bellissimo, io sono già pronta, dove mi porterete la prossima volta?




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