sabato 27 ottobre 2018

scorci da Laigueglia e Albenga

Durante il lungo fine settimana alassino, gli amici Agnesi sanno che sono curiosa e mi portano in passeggiata......una volta due ore a zonzo a Laigueglia, un'altra ad Albenga. Grazie, non conoscevo nessuna delle due cittadine della riviera di Ponente. A Laigueglia la fortuna di capitare in un giorno di festa, grandissima, gioiosa animazione per piazze, carruggi, lungomare. Sulle bancarelle sfilano i prodotti locali della ricca gastronomia ligure, tripudio di formaggi, salse, mieli, olii, dipinte a nuovo le barche tirate a secco, facendo lo struscio si incontrano vecchie foto del tempo che fu, raccontano del borgo sgarrupato, delle donne che riparano le reti, non manca naturalmente la banda che sfila per il paese.
Pensionati e cani si godono lo spettacolo del lungomare e del passaggio; stupenda una piazza tutta dedicata ai bambini, con vecchi e nuovi giochi in legno. Con i suoi carruggi, le piazzette a mare, le sue case colorate, Laigueglia ha davvero il fascino dell'antico borgo marinaro, un altro gioiello della nostra bella Italia da tenere prezioso.  
Tutt'altra atmosfera ad Albenga.Va bene che non c'era il sole, che non c'era l'animazione della sagra paesana, che in un' uggiosa domenica mattina le strade erano quasi deserte e probabilmente locali e vacanzieri hanno preferito starsene a casa nel lettone, ma mi è sembrata austera come un'aristocratica signora un po' "delabrée" consapevole delle sue bellezze, del suo illustre passato e che non da confidenza a nessuno. I suoi colori non sono i vivaci rossi, viola, ocra delle case dei borghi marinari, ma il grigio e il brunito della pietra antica che vuole essere rispettata. Certo urgerebbero una qualche manutenzione e un po' di restauri, ma forse neanche tanti, Albenga l'ho trovata ricca di fascino così.
La chiamano "la città delle cento torri", quella comunale e quella della cattedrale affiancate a simboleggiare l'eterno conflitto del passato fra potere ecclesiastico e quello temporale; ho ricordato Noli che pure sfida il cielo con le sue costruzioni (http://www.saranathan.it/2016/02/noli-sentinella-del-mare.html).  Leggo che la sua storia è densa e articolata e girando per il suo centro, lo si sente. Albenga è stata un centro importante per la fondazione dell'impero romano, nei secoli ha conosciuto l'invasione dei Goti, dei Longobardi e anche gli attacchi dei Saraceni, è stata fra i primi liberi comuni marinari prima di essere inglobata dalla Repubblica di Genova, non è mancato il dominio francese e la successiva attribuzione al Regno di Sardegna dei Savoia.

Nel cuore della città romana del primo secolo prima dell'era volgare, imponente la cattedrale dedicata a San Michele Arcangelo che sorge sul sito e con le stesse dimensioni di quella paleocristiana risalente alla fine del trecento e inizio del quattrocento come l'adiacente magnifico Battistero, il più antico della Liguria. Interessante notare che il Battistero è a livello della città antica e si trova a circa due metri e mezzo al di sotto della quota attuale. Una passeggiata breve e superficiale la nostra, ma sufficiente per ammirare dall'esterno un grande patrimonio, torri, palazzi, architetture medievali e numerosi edifici religiosi come la Chiesa Santa Maria in Fontibus. Mi piacerebbe ritornarci ad Albenga e scoprirla più approfonditamente.


Nessun commento:

Posta un commento