( http://www.saranathan.it/2009/07/paka-rassii-spassiba-davisdania.html). La scultura del "Cavaliere di Toledo" all' esterno è di William Kentridge e dello stesso autore i due mosaici in pietra e pasta di vetro all'interno.
Lo scavo della Stazione di Toledo ha rivelato resti archeologici da età moderna a età preistorica. Nel mezzanino è visibile il più importante dei rinvenimenti, ovvero parte della fortificazione urbana di età aragonese (XVI° secolo) . Con la costruzione di via Toledo, la grande arteria che prende il nome dal viceré di Napoli Don Pedro di Toledo cui si deve fra l'altro la planimetria dei "quartieri spagnoli", si disegnerà un nuovo assetto urbano. Sottoterra varie sono le gradazioni cromatiche: dalla predominanza di color nero e ocra, a ricordare l'asfalto dei nostri giorni, la terra e il tufo napoletano, scendendo più in profondità verso i treni si incontrano combinazioni oniriche di bianco e blu, evocazione del mare e dei suoi abissi a opera dell'architetto catalano Oscar Tusquets Blanca e una lunga installazione "By the sea... you and me" di Robert Wilson che il mare lo mostra veramente. Secondo un quotidiano inglese è la stazione metropolitana più bella d'Europa e probabilmente ha ragione.
Fermata Dante: nuovo stupore alla stazione di questa meravigliosa piazza ridisegnata da Gae Aulenti come l'architetta ha fatto in altri interventi urbani, per esempio alla stazione Cadorna di Milano o nella parigina Gare d'Orsay. Scendendo la scala mobile una installazione-scrittura luminosa di Joseph Kosuth che propone un passo dal Convivio di Dante e "Intermediterraneo" di M. Pistoletto. Segue l'esteso pannello senza titolo di Jannis Kounellis , dei binari di treno che racchiudono diversi oggetti e l'opera che ho amato di più, un mosaico di Nicola de Maria, "Universo senza bombe, regno dei fiori, 7 angeli rossi". Una bomba esplosiva in realtà quella dell'artista, ma di allegria e colore.
Le opere della Fermata Museo, realizzata anch'essa su progetto di Gae Aulenti introducono perfettamente alla visita e all'atmosfera del ricchissimo museo Archeologico Nazionale di cui scriverò in seguito. Una riproduzione in vetroresina dell'Ercole Farnese, una testa di cavallo, un calco in bronzo del Laocoonte e soprattutto "Anamnesi", un lungo corridoio con una serie di fotografie in bianco e nero di Mimmo Jodice che anticipano le opere del mondo antico protagoniste del museo.
Pieno di fascino anche l'esterno della fermata vista di sera e mi chiedo se quei giovani che sostano sulle panchine della piazza Scipione Ammirato trasformata in isola pedonale si rendono conto di dove hanno la fortuna di chiacchierare. Probabilmente no, non si presta mai attenzione a quello che si ha sempre sotto gli occhi e il rischio di degrado è dietro l'angolo. ( fra tanti, opere di Alessandro Mendini, Luigi Serafini, Lucio del Pezzo)
Fermata Salvator Rosa: anche questa stazione è un progetto di Mendini ed è in funzione dal 2001. Avvalendosi del coordinamento artistico del critico Achille Bonito Oliva, l'idea di realizzare un connubio fra urbanistica e arte inizia nel 1995, poi nel corso degli anni, come spesso succede, varie vicissitudini politiche-amministrative e burocratiche l'hanno momentaneamente interrotto o rallentato, ma si sono realizzate già tante stazioni e si va ancora avanti, è comprensibilmente un work in progress. Non è comunque progetto da poco realizzare una rete metrepolitana che diventi un museo a cielo aperto, che diffonda la conoscenza di arte e artisti contemporanei e che offra la sua fruizione gratuita a tutti. Ho trovato molto interessante leggere della definizione del critico Bonito Oliva che parla di "museo obbligatorio, in quanto la gente è obbligata a vedere le opere, ci passa ogni giorno davanti e così si familiarizza". (Stupendi l'intervento sull'edificio limitrofo di Mimmo Paladino, il lucernario con mosaici di Enzo Cucchi e la divertente installazione di Fiat Cinquecento realizzata da Perino & Vele.
Sara, è incredibile che debba essere stata tu a realizzare il promo più bello e coinvolgente della metropolitana di Napoli! Complimenti
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